Il progetto “GAME OVER. Stop al dolore a casa del giocatore” è stato promosso dall’organizzazione di Volontariato “LEO”, in partnership con le Organizzazioni di Volontariato “Ali e Radici”, “Alice”, “FATTIperVOLARE”, “Civiltà 2.0″, “Koinè”, “Mezzaluna”, “Sentieri Nuovi”, “Solidarietà Cervinese”, “Fondazione Leo Amici”.

Il progetto è stato finanziato da “Fondazione per il Sud”, ambito “Reti di volontariato”.

Le “Reti di volontariato” sono intervenute sul territorio della Valle di Suessola (Ce) mettendo a disposizione un Centro Integrato al fine di favorire servizi di prevenzione (universale, ambientale, selettivo) e prima accoglienza di persone e famiglie con problemi di dipendenza patologica da gioco d’azzardo.

La diffusione del gioco d’azzardo, sul nostro territorio si è intensificata, con il rischio concreto di compromettere la salute e la condizione sociale del singolo individuo e della sua famiglia. La rete proponente il progetto ha sviluppato questa idea articolando un programma che risponde ai bisogni territoriali, di prevenzione e contrasto alla dipendenza patologica (g.a.p.) e che ha caratteristiche di quotidianità e di continuità:

  • OBIETTIVI DEL PROGETTO
  • Miglioramento della formazione dei volontari
  • Adozione di un linguaggio comune e una strategia comunicativa
  • Servizi di prevenzione
  • Prima accoglienza
  • Orientamento e accompagnamento al sistema territoriale di trattamento e cura delle dipendenze patologiche

DESTINATARI DIRETTI: Volontari ed operatori nel settore delle dipendenze; le persone e le famiglie che vivono problematiche e disagi legati alla patologia.

Il programma, inoltre, ha coinvolto la cittadinanza: esercenti di bar e ricevitorie, Istituiti scolastici, Organi della Polizia Locale e delle forze dell’ordine, Operatori Sociali dei Comuni coinvolti, rappresentanti istituzionali come Sindaci e Assessori, uffici di Piano e rappresentanti di associazioni del territorio.

Per i centri di aggregazione minorile e giovanile è prevista l’attivazione di programmi di “Early detection“, ovvero percorsi di rilevazione precoce di “comportamenti a rischio” che potrebbero sfociare in patologie.

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